Soluzioni per l’industria ittica grazie al GPL
Novembre 28, 2016
Eventi all’aperto semplificati grazie al GPL
Novembre 28, 2016

Ai nostri giorni, le più interessanti e gustose varietà di cibo vengono sfornate da furgoncini vintage, carretti ambulanti e chioschi. Le persone amano il cibo da strada, o street food, per svariate ragioni: per avere l’opportunità di un boccone al volo, veloce e poco costoso, per assaporare appetitose specialità esotiche e locali in contesti diversi, per provare nuove cucine etniche. Avvicinarsi allo street food permette inoltre alla gente di supportare imprenditori, piccole imprese e venditori locali. Nonostante i camion-ristorante (i cosiddetti “Food Truck”) siano una tendenza tutta di origine americana, questa moda sta oggi iniziando a prendere piede in tutto il mondo. Dall’antica Grecia a Pompei, dalla Cina alla Turchia, lo street food ha una storia lunga e ricca di sfumature. Ai nostri giorni, sembra che il cibo da strada sia ormai diventato un’abitudine urbana (che si tratti di un piccolo paese o di una grande città) che continua a evolversi e ad allettare i passanti per le vie e le piazze di tutto il mondo.

Nel Regno Unito l’industria del cibo da strada offre una vasta gamma di attività, festival dello street food inclusi, non solo a Londra (dove questi eventi vengono proposti quotidianamente) ma anche in altre città principali. In Germania i Food Trucks si possono trovare regolarmente nella città di Leipzig, all’aeroporto di Monaco e ai famosi mercatini di Natale. In Giappone, i venditori ambulanti, con il loro cibo tradizionale fatto di patate dolci al forno, ramen, oden e noodles, sono una presenza consolidata, nei piccoli paesi come nelle grandi città. La lista per dare agli avventori un’alternativa genuina, veloce ed economica alle cene in pompa magna potrebbe andare avanti all’infinito.

Le statistiche dimostrano che, solo nel 2015, l’industria statunitense dello street food ha avuto un valore pari a 1,2 miliardi di dollari.

Greengear ha accolto il bisogno di generatori dell’industria globale dello street food. Pensiamo che i nostri generatori Greengear possano sensibilmente aiutare i proprietari di queste attività a ridurre costi, emissioni e… scocciature!

Attraverso Calor, ci è giunta la testimonianza del Food Truck “Come Dine with me” di Great Yarmouth, nel Regno Unito: la famiglia che conduce l’attività ci ha informato che, a seguito dell’installazione di un nostro generatore, i costi sono stati ridotti della metà e, inoltre, che non è più necessario fare rifornimento di benzina due volte al giorno. Adesso la famiglia utilizza un solo carburante per il furgone degli snack e non deve più sopportare le fastidiose fuoriuscite tipiche dell’uso di benzina e gasolio con i mal di testa che solitamente ne conseguono. Siamo veramente felici di essere stati d’aiuto: ora, anche grazie anche al prezioso supporto di Calor Gas, questa piccola attività è diventata più efficiente!

Grazie ai nostri generatori Greengear, con una portata che va da 1 kW fino a 7 kW, siamo in grado di offrirvi la miglior soluzione per la vostra attività di ristorazione. Mentre l’industria dello street food diventa sempre più di tendenza, il GPL può aiutarvi fornendo energia pulita e garantendo, allo stesso tempo, potenza equivalente ai generatori alimentati con i carburanti tradizionali.

In sintesi i generatori GPL di Greengear offrono i seguenti vantaggi per chi conduce un’attività di ristorazione:

  • Riduzione di fastidiose fuoriuscite di carburante e conseguenti mal di testa;
  • Convenienza dell’utilizzo di un solo tipo di carburante;
  • Assenza di odori sgradevoli;
  • Nessun sovraccarico del motore come nei generatori a benzina;
  • Minor necessità di manutenzione;
  • Nessun pericolo di danneggiare l’erba con benzina/gasolio (e questo può essere decisamente fondamentale per alcuni eventi!);
  • Riduzione del rumore (un altro punto fondamentale per la partecipazione agli eventi);
  • Riduzione dei costi;

Riduzione fino al 50% delle emissioni di CO2 e di altre particelle dannose: un aspetto da non sottovalutare se si deve lavorare immersi in queste emissioni pericolose per almeno 8 ore al giorno!